Un sottomarino in 40 cm
Si chiama Serafina, scende a 5000 metri
E' lungo circa 40 cm, si chiama Serafina e potrebbe rivoluzionare il modo di condurre ricerche scientifiche nelle profondità oceaniche. Sviluppato dall'Università nazionale australiana di Canberra, questo piccolo sottomarino può scendere fino a 5000 metri di profondità, navigando alla velocità di 1 metro al secondo. Gironzolare sui fondali, restare fermo, volteggiare per raccogliere preziose informazioni saranno i compiti a cui sarà assegnato Serafina. Il tutto a un costo irrisorio: 600 euro a esemplare. Un prezzo che di fatto permetterà di costruire dei veri e propri "banchi" di mini-sottomarini. Ha un solo difetto: rischia di diventare, durante le missioni, un bocconcino prelibato per qualche pesciolone.
Può sembrare un giocattolo, ma è molto di più. Secondo gli inventori, il veicolo apre una nuova era nell'esplorazione oceanica, dal recupero di relitti di navi od aerei o del loro carico, all'esplorazione mineraria, alle missioni di ricerca e salvataggio, per non parlare del potenziale utilizzo militare. Serafina ha cinque eliche ed uno scafo zeppo di circuiti e batterie ricaricabili. Può viaggiare alla velocità sottomarina relativamente alta di un metro al secondo, equivalente al passo d'uomo; può trattenersi a punto fisso come un elicottero, inclinarsi e raddrizzarsi se capovolta. Può misurare la profondità dell'acqua e individuare oggetti a mezzo di sonar. E' progettato per comunicare con altri veicoli usando segnali radio o diodi che emettono luce ultra-brillante. Il veicolo è perfettamente autosufficiente in termini di energia, di sensori e di controllo del movimento.
Gli strumenti che può portare a bordo includono bussola, giroscopio, sensori di pressione, comunicazioni radio a onde lunghe, macchina fotografica e cinepresa. Con l'attuale capacità delle batterie, può essere programmato per una missione di durata fino a 12 ore. Lo scienziato di computer Uwe Zimmer, che guida l'equipe di ricerca, ha spiegato che la progettazione è stata raffinata in modo che il mini-sottomarino possa essere prodotto a basso costo, a cominciare da circa 600 euro per unità. Ciò significa che i sommergibili potranno anche operare in sciami di centinaia di unità, come banchi di pesci, espandendo così notevolmente l'area di fondo oceanico che i loro proprietari vogliono esplorare.
"Per manovrare un sommergibile autonomo in piena scala, è necessario disporre di una gru, di un'imbarcazione specializzata con equipaggio completo, ed inoltre che il mare sia calmo", ha aggiunto il prof. Zimmer, sottolineando che i costi di sviluppo e produzione di Serafina sono una piccola frazione del normale costo di un normale sommergibile autonomo. Il mini-sottomarino può essere lanciato da qualsiasi imbarcazione, qualunque siano le condizioni del tempo, e viaggiare lungo una rotta programmata, per essere ripescato dall'acqua più tardi. "Per le compagnie e gli istituti di ricerca, è un grande miglioramento".
Lo sviluppo di sommergibili piccoli e versatili rappresenta un importante balzo in avanti, nel rendere conseguibile ed efficace l'esplorazione sottomarina, in modo da raccogliere nuovi dati di alto valore sui nostri mari e su ciò che giace sul loro fondo, ha spiegato ancora Zimmer. "L'esplorazione ed i viaggi subacquei sono stati finora estremamente costosi e quindi ristretti ai militari o alle missioni scientifiche specializzate", ha ricordato. "Uno dei motivi per cui piccolo è bello, in questo caso, è che la pressurizzazione per il mare profondo diventa notevolmente più facile", ha proseguito lo studioso. "L'unico problema delle sue piccole dimensioni è che potrebbe essere facilmente azzannato da uno squalo o ingoiato da qualche creatura marina".
News tratta da Tgcom.it
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