Antonio Di Pietro: “Noi tardoni della politica dobbiamo modernizzarci”
Antonio Di Pietro: “Noi tardoni della politica dobbiamo modernizzarci”
In un’intervista su FastLife, la webzine di Fastweb dedicata alle tribù digitali, il ministro delle Infrastrutture sollecita i colleghi a svecchiarsi “per dialogare direttamente con i cittadini e mettersi al passo con loro”. Parola del pioniere di Second Life.
“Non ci sono alternative: o si sale sulla barca del futuro, o si resta sulla spiaggia del passato. Io ho scelto il futuro e sono sbarcato su Second Life”. Con queste parole Antonio Di Pietro apre l’intervista pubblicata su FastLife, la webzine di Fastweb dedicata alle tribù digitali. Il ministro delle Infrastrutture è entrato a pieno titolo nel gruppo dei protagonisti del Web 2.0 perché è stato il primo politico italiano a sbarcare su SL.
Di Pietro descrive con preoccupazione lo scenario del rapporto tra politica italiana e internet: “È un dato oggettivo che la politica italiana si ostini a non riconoscere l’importanza della Rete come mezzo di comunicazione con i cittadini. Forse perché alcuni politici ignorano le potenzialità della stessa o, non conoscendola appieno, ne sono intimoriti. Un ulteriore passo indietro che accentua ancor più il profondo divario, tutto italiano, tra sfera pubblica e privata”. Per questo il ministro non esita a sollecitare i suoi colleghi parlamentari - definiti come “tardoni della politica” – “a modernizzarsi per dialogare direttamente con i cittadini e mettersi al passo con loro”.
Di Pietro passa poi a bacchettare l’informazione tradizionale, esaltando invece Second Life, che rappresenta uno “spazio ideale, aperto, nel quale il cittadino-avatar ha la possibilità di dire la propria anche per quanto riguarda la politica, contribuendo a diffondere un’informazione vera, senza l’intermediazione dei media”.
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