Apple-Samsung: l'iPad predata l'iPhone
Dopo il successo dell'iPod, Apple aveva pensato di sviluppare una macchina, l'iPad venne prima del iPhone e, all'inizio del 2011, un top manager suggerì di costruire un iPad da 7 pollici, sono alcuni dei dettagli rivelati dalle testimonianze e dai documenti nel processo Apple contro Samsung.
Entrambe le compagnie si sono difese dall'accusa di aver copiato design, software e features dall'opposizione e hanno insistito su quanto entrambe investono per rendere il proprio brand e i propri prodotti unici e riconoscibili nel mercato. Apple ha dichiarato di aver speso $1,1 miliardi in marketing per l'iPhone e l'iPad dal 2007, mentre Samsung sostiene di spendere $1 miliardo l'anno per promuovere il proprio brand.
Parte della strategia difensiva di Samsung è di cercare di convincere la giuria che non è un crimine ispirarsi alla competizione e che Apple fa esattamente la stessa cosa. A sostegno di quest'ultimo punto Samsung ha mostrato un'email, di Gennaio del 2011, in cui Eddy Cue, a capo di iTunes, suggeriva lo sviluppo di un iPad più piccolo. Nell'email Cue citava un articolo in cui si criticava la dimensione dell'iPad e si lodava il Samsung Galaxy Tab da 7 pollici.
"Credo ci sarà un mercato da 7 pollici e penso noi dovremmo farne uno. Ho espresso questo a Steve Jobs varie volte dal Giorno del Ringraziamento (Novembre 2010 ndr) ed è sembrato molto ricettivo l'ultima volta," aveva scritto Cue nell'email indirizzata a tra gli altri, Tim Cook.
I testimoni chiamati da entrambe le parti hanno gettato luce su come funziona Apple. Ad esempio, il successo dell'iPod convinse molti che Apple potesse essere più che una società di computer. Furono proposte una miriade di idee, tra le quali un'automobile e una macchina fotografica.
È interessante notare che, benché commercialmente, l'iPhone sia stato lanciato prima dell'iPad, l'iPad fu concepito e, in parte, sviluppato, prima dell'iPhone. Nel 2003 l'idea era di sviluppare un'alternativa a basso costo ai laptop. Nel 2004 Apple si focalizzò sull'iPhone quando si accorse che poteva rivoluzionare un enorme mercato.
Steve Jobs incaricò Scott Forstall, tutt'oggi vero e proprio guru del software all'interno di Apple, di formare il team che avrebbe sviluppato l'interfaccia. Forestall non poteva assumere nessun esterno, nonostante Apple non avesse mai sviluppato un telefono, e non poteva rivelare ai futuri membri del team per cosa avrebbero rinunciato ai weekend per i prossimi due o tre anni.
Il nome in codice dell'iPhone era "Purple Project" e il team occupò un intero piano di un edifico. All'ingresso c'era la scritta "Fight Club", perché come nell'omonimo film, il motto era "La prima regoal di Fight Club è che non si parla mai di Fight Club." Il segreto era tale, che per arrivare sul posto di lavoro si dovevano superare 6 o 7 porte chiuse.
Apple ha ribadito i rischi corsi da Cupertino nello sviluppare un prodotto e un mercato che non esistevano e di come fermò lo sviluppo dell'iPad per dedicarsi all'iPhone. L'obiettivo di Apple è di mostrare come Samsung stia ora traendo beneficio da questi investimenti.
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Un commento a "Apple-Samsung: l'iPad predata l'iPhone":
Beh è logico che se "apri una via" poi gli altri la seguono e magari vanno più veloci di te... E' il principio che sta alla base dell'Innovazione!