Apple iWatch, la parola ai professionisti dello sport

Apple con il suo iWatch fa sul serio, e fa scendere in campo al suo fianco una serie di professionisti dello sport. L'idea di Apple è di lanciare l'iWatch come qualcosa di più di un semplice gadget. Perché il problema degli smartwatch fino ad ora è stato proprio questo. Non vendono molto, perché non soddisfano un reale bisogno della clientela, sono semplici gadget tecnologicamente avanzati che aggiungono qualcosa in più, qualcosa di non essenziale. C'è da dire che fino ad ora non sono stati messi a disposizione del pubblico dispositivi in grado di stuzzicare l'interesse delle persone.

Apple vorrebbe inserirsi proprio in questo contesto. Il mercato degli smartwatch è stato creato, la domanda c'è ma non tale da giustificare grossi investimenti. Ma Apple promette di più. L'iWatch dovrebbe essere uno smartwatch in grado di monitorare costantemente la nostra salute con oltre 10 tipi di sensore diversi in grado di analizzare il sudore, il battito cardiaco, l'osigenazione del sangue e la glicemia. Non oso pensare a quale tipo di mail possa ricevere una persona che veste questo dispositivo, tutti questi dati quanto saranno privati? Sono molto dubbioso. E per fortuna che per ora a nessuno è venuto in mente di fare lo smartcondom che misura il tempo della prestazione! :-)

Ad ogni modo, pare che in giro per le vie di Cupertino si siano visti alcuni sportivi famosi. Apple vuole puntare molto sul discorso salutistico, e chi meglio di un affermato sportivo che si mantiene monitorato durante l'attività può promuoverlo nel mondo? Per ora sono solo sportivi statunitensi, giocatori della NHL e NFL, ma un picolo pezzo d'Italia che veste il melaorologio lo si può trovare in Kobe Bryant, giocatore di basket che milita nei Los Angeles Lakers con un passato a Reggio Emilia.