Dopo l'auto a pile arriva l'auto ad aria compressa
È ancora un prototipo ma la realizzazione è quasi certa.
Giusto stamane parlavamo dell'auto che funziona a pile: si aggiunge ora un'altra innovazione tecnologica in fase di progettazione, l'auto ad aria compressa.
Avrà un costo di circa 6.000 Dollari, 3 posti da sedere. In seguito dovrebbe uscire una versione rinnovata da 6 posti, capace di raggiungere la velocità di 155 Km/h dal costo di 18.000 Dollari.
Il progettista della MDI - questo è il nome - è l'Ingegnere francese Guy Nègre (*), il quale ha presentato il prototipo al Salone di New York trovando un sodalizio con Tata e numerosi nuovi finanziatori. L'auto, un ibrido a 2 motori carburante e aria, potrebbe essere messa in commercio già dal prossimo anno.
(*) Ingegnere progettista di motori per Formula 1, che ha lavorato alla Williams per diversi anni, nel 2001 presentò al Motorshow di Bologna un'automobile, a sua detta rivoluzionaria, era una vettura con motore ad aria compressa, costruita interamente in alluminio tubolare, fibra di canapa e resina, leggerissima ed ultraresistente. Il nome commerciale della macchina era Eolo... continua dalle pagine di Wikipedia.
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5 commenti a "Dopo l'auto a pile arriva l'auto ad aria compressa":
Finalmente la petrolmafia si è piegata a questa tecnologia ecologica ed economica!
Si però purtroppo è da tempo memorabile che si parla di questa auto ma non sono
mai andati oltre un prototipo, non si capisce se non ci siano i finanziamenti,
se sia una balla oppure che sia osteggia da tutti coloro che hanno interessi
opposti!.
Speriamo bene
Già gran bella notizia...
Stessa cosa per lo scooter ad idrogeno inventato a Napoli, prestazioni,
autonomia e sicurezza di gran lunga superiori ai suoi cugini a scoppio...
peccato che la petrolmafia sia ancora molto forte !!!
Ma non c'era anche la EOLO che doveva essere prodotta in Italia? Bufala?
Per quanto riguarda l'idrogeno, ho i miei dubbi: come lo si ottiene? Sarebbe
solamente un vettore secondo me.
Io credo che l'unica soluzione sarebbe l'accoppiata nucleare-elettrico: motori
elettrici per le automobili, ricaricati in casa dalla corrente fornita da un
sistema di centrali nucleari. Secondo me, nel breve, potrebbe essere l'unica
soluzione. Poi per tempi più lunghi si potrebbe studiare dell'altro.
Per il nucleare, tenete in considerazione che al ritmo di consumo attuale l'uranio fissile durera' ancora al massimo vent'anni, poi bisognera' inventarsi qualcos'altro. Non so se e' il caso di gestirsi le scorie radioattive (che rimarrano tali per almeno altri 20.000 anni) solo per spostare in avanti il problema di vent'anni.