Caso Google, si rischiano nuove norme killer
Caso Google, si rischiano nuove norme killer
Si invocano nuove leggi dopo la clamorosa denuncia di una ONLUS che si batte per la tutela delle persone down e che coinvolge Google Italia. Un polverone senza precedenti. Parlano ministri, associazioni, giuristi e blogger. Il dossier
Venerdì pomeriggio è calata sul web italiano la bomba: due responsabili della divisione italiana di Google sono finiti sotto inchiesta perché accusati di "concorso in diffamazione aggravata" a causa del tristemente celebre video pubblicato su Google Video in cui un ragazzo down di Torino viene picchiato da coetanei. Nonostante la pronta rimozione del video stesso da parte di Google, avvenuta a pochi giorni dalla pubblicazione, la ONLUS Vivi Down ha sporto denuncia per diffamazione e il PM Francesco Cajani di Milano, dopo l'iscrizione nel registro degli indagati dei rappresentanti di Google, ha disposto la perquisizione dell'azienda.
Gli accertamenti in quella sede sarebbero dovuti alle necessità di individuare il domicilio dei manager Google, due cittadini statunitensi, nonché di approfondire le modalità con cui i video vengono pubblicati dagli utenti sul celebre servizio del portalone americano. A dare corpo all'azione potrebbe essere intervenuta una recente e celebre sentenza del Tribunale di Aosta che equipara la responsabilità dei gestori di siti a quelle di un direttore responsabile...
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