Che fine ha fatto E-Poll?
Che fine ha fatto E-Poll?
Sette anni fa il Ministero dell’Interno decide di investire sul voto elettronico. Lo scopo è introdurre le nuove tecnologie in tutte le fasi di un’elezione. Nasce così E-Poll, un progetto di ricerca e sviluppo, il cui costo iniziale è di 3.2 milioni di euro, finanziato per il 50% dalla Direzione Generale per la Società dell’Informazione della Commissione Europea, a cui partecipano oltre al Ministero dell’Interno italiano, la Siemens (come coordinatore), Ancitel Spa, France Telecom, Aquitaine Europe Communication (Francia), Miedzykomunalna Spolka Akcyjna "Municipium" Warszawa (Polonia).
L’investimento è cospicuo ma il voto elettronico avrebbe molti vantaggi. Secondo gli esperti ridurrebbe il costo delle elezioni, garantirebbe un’alta affidabilità e sicurezza, un accesso migliore per i diversamente abili e potrebbe avere un effetto positivo sull’affluenza: le cabine elettorali possono essere collocate ovunque e non solo nei luoghi tradizionalmente deputati.
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