Cina: 91 siti web chiusi
"Non graditi al governo", questa la motivazione.
91 siti web chiusi tra cui il blog Bullog, noto per raccogliere tra i più feroci critici al regime.
Torniamo a parlare di censura, di ostacolo alla libertà di pensiero che ancora una volta vede implicato un Paese grande e all'avanguardia come la Cina.
Fioccano critiche su questa nuova razzia di portali che vede "chiudere le bocche" di noti dissidenti, di persone che vivono in una difficile realtà ma che non rinunciano a far sapere la loro al mondo intero.
Tra le più conosciute iniziative intraprese da un critico operante in Bullog, troviamo "Carta 08", una raccolta di oltre 7.000 firme cinesi in cui si chiede l'instaurazione di un sistema democratico.
Il governo, attraverso il sito ufficiale, parla invece di violazione di legge con particolare dettaglio nell'affermare che alcuni di questi siti "hanno sfruttato le imprecisioni delle leggi e dei regolamenti per diffondere sulla rete materiale di bassa lega, rozzo e anche volgare, danneggiando gravemente la moralità su Internet".
Ma non solo blog... la censura abbraccia anche colossi come Google e Msn.
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