Cina: ancora blocco per Internet. E' la volta di Google
Cina e censura un binomio tristemente noto.
Ritorniamo a parlare della censura applicata dal governo cinese su Internet.
E' la volta infatti del blocco dei siti esteri su Google: la motivazione è - ancora una volta - fermare la visione del porno.
La Cina, già nota per azioni di questo tipo, ha convocato - tramite l'agenzia Ciirc, l'organismo di controllo di Internet cinese - i vertici di Google cinesi ai quali ha chiesto inoltre di annullare la funzione a tendina dove è possibile ricercare per parole chiave.
L'operazione è stata accolta con sgomento dai media internazionali ma non dai vertici di Google i quali hanno immediatamente provveduto ad accontentare il governo cinese precisando che la lotta contro i contenuti pedopornografici è già quotidianamente realtà. Tale risposta affermativa di Google la si traduce in termini di business: l'utenza cinese è la più numerosa e il motore di ricerca più famoso al mondo non lo può certo dimenticare...
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Un commento a "Cina: ancora blocco per Internet. E' la volta di Google":
Sono spesso in Cina per lavoro e mi maraviglia moltissimo questa cosa, i cinesi
si vantano tanot di essere all'avanguardia, ma in fatto di censure e blocchi non
lo sono, loro fanno prima a risolvere i problemi , bloccano tutto.
Ci sono tantissimi stranieri ora, che vanno in Cina e portano lavoro, alcuni ci
stanno anche per molto tempo, bloccando facebook google, youtube, gli si vieta
anche di tenere i contatti con i loro parenti e amici, e di avere la reale
informazione di quello che succede nel mondo.
Io mi domando........ma se la smettessimo di dargli comunque lavoro li lasciamo
nella loro censura e nel loro status e ce ne torniamo a casa nostra, non sarebbe
meglio? Poi possono censurare ciò che vogliono......
Non è possibile che nel 2010, ognuno di noi non possa esprimere ciò che vuole
che viene azzittito in questo modo.
La Cina ha bloccato siti dove in tutto il resto del mondo sono liberi, bene
andiamocene tutti dalla Cina e non diamogli più lavoro.