Citigroup perde 2,7 milioni in attacco hacker, più le spese
Citigroup - che è poco nota in Italia, ma risulta essere la più grande azienda di servizi finanziari al mondo - il mese scorso aveva riconosciuto la violazione del suo sistema informatico, ammettendo che gli attaccanti avevano ottenuto l'accesso a più di 360.000 account di carte di credito di clienti statunitensi.
Gli hacker non erano riusciti a penetrare nel sistema principale di Citigroup, ma avevano ottenuto i numeri delle carte di credito, oltre ai nomi dei clienti ed alle loro informazioni di contatto, sebbene la banca avesse dichiarato che molti dati sensibili, come i CVV, fossero rimasti al sicuro.
Citigroup adesso ha diffuso i dati realtivi alle conseguenze economiche di quell'attacco: dichiara di aver perso ben 2,7 milioni di dollari, a causa di un certo numero di addebiti fraudolenti effettuati su circa 3.400 account delle sue carte di credito. Non è stato chiarito in modo diretto quante di queste frodi derivino dalla violazione del mese scorso, ma è facile immaginare che i due fatti siano strettamente collegati.
La banca ha affermato che ai clienti non verrà addossata alcuna responsabilità per queste spese, delle quali si farà completo carico. Oltre a questa somma, già di per se' non trascurabile, Citigroup dovrà sostenere le spese delle notifiche delle nuove carte di credito per tutti i 360.000 clienti interessati. Si stima che il costo medio per ogni account compromesso sarà di circa 214 dollari, pertanto la somma complessiva sarà alla fine di circa 77 milioni di dollari. Un bel salasso...
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Un commento a "Citigroup perde 2,7 milioni in attacco hacker, più le spese":
Internet è rimasto agli anni 70, sembra il far west. Dovrebbero creare una carta d'identità elettronica obbligatoria per tutti da "esibire" all'accesso. Si limiterebbero cosi le frodi online, gli attacchi degli hacker, le email degli spammer e tutto ciò cheimpedisce il vero decollo di questo fantastico mezzo.