La corte rigetta ulteriori richieste dei Winklevoss su Facebook
La corte d'appello federale negli Stati Uniti ha respinto la richiesta dei gemelli Winklevoss di essere sollevati dall'accordo che avevano raggiunto in passato con Facebook in merito alla loro accusa contro Mark Zuckerberg, il quale si sarebbe illeggittimamente appropriato della loro idea per un sito di social network.
Cameron e Tyler Winklevoss, assieme ad un altro compagno di classe di Harvard, avevano aderito all'accordo giudiziale nel 2008, ma i due gemelli avevano richiesto in seguito ad una corte distrettuale di liberarli dal vincolo dell'accordo, sostenendo che erano stati fuorviati da Facebook in merito al reale valore delle azioni della compagnia che hanno ricevuto come parte dell'accordo.
Nella seduta di ieri mattina però la corte d'appello ha respinto la richiesta, argomentando che i Winklevoss hanno già ottenuto un guadagno consistente da quando è stato battuto l'accordo, in quanto l'attuale valore di Facebook, valutato recentemente in circa 50 miliardi di dollari, sta a dimostrare che il valore delle loro azioni si è triplicato nel tempo.
Un nuovo capitolo che potrebbe fare da postilla un po' squallida al bel film di David Fincher sulla saga di Zuckerberg.
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