Dilagano in Rete i kit per adulterare i vini ...
... e il business illegale è alla portata di tutti.
Si è discusso molto nei giorni scorsi di vini "tossici" e dell'inchiesta choc condotta dal settimanale L'Espresso ribattezzata "Velenitaly".
Un resoconto allarmante sulla composizione dei vini italiani "a basso costo" che ha destato persino l'attenzione della Commissione Europea, interessata a far luce sulla verità e a comprendere la reale quantità di sostanze tossiche contenute nei vini "made in Italy".
Nell'inchiesta de L'Espresso si parla di un vero e proprio "sistema industriale" di contraffazione che nasce dalla criminalità organizzata e alimenta le grandi cantine, e che conterebbe attualmente sul mercato -tra supermercati ed enoteche- oltre 70 milioni di litri di vino cancerogeno la cui composizione presenterebbe solo 1/5 di mosto, mentre i restanti 4/5 sarebbero costituiti da tracce di concimi, sostanze chimiche di varia natura, acqua, zucchero e acido muriatico. In pratica un cocktail altamente cancerogeno.
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