Effetti speciali digitali a buon mercato
Elaborate sessioni di registrazione con sensori, scomode "suite" e sofisticati sistemi di telecamere ad alta velocità potrebbero essere presto un ricordo del passato grazie a un nuovo progetto del MIT, che ha il duplice obiettivo di rendere gli effetti speciali una tecnologia alla portata di tutti e fornire agli studios specializzati un modo non solo per risparmiare, ma anche per influenzare il meno possibile la performance e l'immedesimazione dell'attore di turno.
Opportunamente chiamato Second Skin, il sistema ideato dal professore associato del MIT Media Lab Ramesh Raskar assieme ai suoi colleghi sostituisce le costose telecamere con proiettori, facendoli interagire con piccoli fotosensori integrati nei vestiti del soggetto da filmare e digitalizzare. I proiettori, che possono adattarsi sia all'uso indoor che a quello outdoor, inviano dei segnali luminosi nello spettro dell'infrarosso (10mila al secondo), i quali vanno poi a colpire i fotosensori nei vestiti dell'attore...
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