L'elettronica del futuro, si ritorna alle valvole
Un gruppo di ricercatori all'Università di Pittsburgh ha realizzato una nuova struttura elettronica che permette di ritornare al vuoto come mezzo per il trasporto degli elettroni nei transistor.
Si tratta di un ritorno alle radici dell'elettronica: il transistor a stato solido come lo conosciamo oggi fu ideato nel 1947 come sostituto per i tubi a vuoto, ingombranti e poco affidabili. In passato sono già stati fatti tentativi di riproporre l'elettronica basata sui tubi a vuoto utilizzando tecniche della produzione a stato solido, ma la difficoltà di superare i requisiti di elevata tensione ed i problemi di compatibilità con la tecnologia CMOS non hanno portato a risultati apprezzabili.
Il limite alla velocità dei transistor è determinato dal tempo di transito degli elettroni, cioè il tempo che un elettrone impiega a passare da un transistor all'altro. Gli elettroni che viaggiano all'interno di un semiconduttore sono spesso soggetti a fenomeni di collisioni o scattering nel mezzo a stato solido. Hong Koo Kim, principale autore della ricerca, paragona questo comportamento al guidare una vettura su una strada sconnessa, dove l'auto non può raggiungere velocità particolarmente elevate. "Il miglior modo per evitare lo scattering sarebbe quello di non usare alcun mezzo, come il vuoto o l'aria in uno spazio nanometrico. E' come un aereo nel cielo che viaggia senza ostacoli verso la sua destinazione"...
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