Facebook e i provider tunisini
Il team di sicurezza di Facebook sta fronteggiando una situazione che potrebbe diventare una parabola per l'attivismo su Internet.
Era ancora il giorno di Natale quando il capo della sicurezza di Facebook, Joe Sullivan, aveva notato cose strane in corso in Tunisia. Alcune pagine legate alla protesta politica stavano venendo hackerate. Molti attivisti si lamentavano che i loro profili sembravano essere stati violati e a volte anche cancellati. ora emerge qualcosa di più grosso.
"Dopo più di dieci giorni di indagini e di studio intensivo, il team di sicurezza di Facebook ha realizzato che nel paese stava accadendo qualcosa di molto, molto grave. I fornitori di servizi Internet del paese stavano mandando in esecuzione uno script maligno che stava registrando le informazioni di login degli utenti che entravano in siti come Facebook."
"Già dal di 5 gennaio era chiaro che le password di un intero paese erano in procinto di essere rubate, proprio nel mezzo di uno dei più grandi sconvolgimenti politici degli ultimi due decenni."
Sullivan e il suo team hanno deciso che c'era bisogno di una soluzione a livello nazionale - e anche in fretta. Sullivan ha dichiarato che Facebook ha incontrato una grande varietà di problemi di sicurezza ed è stato coinvolto in diverse situazioni politiche, ma che non avevano mai visto qualcosa di simile a ciò che stava accadendo in Tunisia.
- [20/10/11] Nessun rischio sicurezza per Facebook. Le credenziali sono false.
- [08/07/10] Facebook vs Deutschland
3 commenti a "Facebook e i provider tunisini":
Azzz, non è roba da poco...
Tienici informati, Mikizo!
Parlando sul serio, feisbuc serve a qualcosa?
Prova a chiederlo a qualche attivista tunisino...