Filippine: Corte Suprema blocca legge contro reati su Internet
La Corte Suprema delle Filippine ha sospeso la nuova legge emanata dal Governo per la regolamentazione di Internet, che comporta pene detentive per una tipologia ampia di reati. La legge infatti, stabilisce numerose sanzioni per reati che vanno dalla pornografia infantile al furto di identità, dalle frodi online all'accesso illegale a reti di computer, ma prevede anche il carcere per reati come la diffamazione. Ciò comporterebbe forti limitazioni a qualsiasi condivisione di contenuti online sui social network e non, poiché facilmente catalogabili come tentativi di diffamazione, criminalizzando anche le attività più comuni sul web.
Ecco perché, in pochi giorni, erano state presentate più di quindici petizioni presso la corte, in opposizione alla nuova normativa. Una portavoce della Corte ha comunicato che il Governo filippino ha 10 giorni per presentare una prima risposta alle petizioni.
Secondo i critici, la legge sulla prevenzione della criminalità informatica entrata in vigore il 3 Ottobre, ha concesso un più ampio potere al Governo; consentendogli di accumulare informazioni sugli utenti e la possibilità di bloccare direttamente i siti web. Ecco perché, oltre al deposito delle petizioni, si sono avute in piazza proteste decise, proteste sui social network e campagne di haking dei siti governativi...
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Un commento a "Filippine: Corte Suprema blocca legge contro reati su Internet":
E' una rete insidiosa, il web. Io utilizzo strumenti di controllo Endoacustica per assicurarmi che mio figlio non incorra in situazioni poco felici e per consentirgli allo stesso modo una navigazione serena e istruttiva.