Il fitness americano è hi-tech e vietato ai maggiorenni
Il fitness americano è hi-tech e vietato ai maggiorenni
Correre sul tapis roulant guardando il proprio canale sportivo o musicale preferito, fare gli addominali giocando con il Pc o fare una pedalata immersi in una realtà virtuale: e la palestra diventa per i bambini come nettare per le api.
L'idea della prima palestra high tech, rigorosamente dedicata a ragazze e ragazze tra i 13 e i 18 anni, è venuta a Patrick Ferrell, padre, allenatore di basket e fondatore della Overtime Fitness di Mountain View (California), dove convivono sport e interattività. Conditio sine qua non per entrare è essere adolescenti. Poi si paga una tassa di iscrizione di 109 dollari e 59 dollari al mese (la media delle palestre standard in quell’area è intorno ai 55 dollari mensili).
Tutto è assolutamente non pericoloso, anche la kick boxing, infatti nella zona Flex Arcade si usano guantoni veri ma si combatte contro i personaggi virtuali del videogioco Mocap Boxing. Anche lo step viene sostituito dal Jump Explosion (in cui si rimbalza su palloni virtuali di gomma) o da altri giochi come Cyber Trazer o Dance Dance Revolution, dove l’agilità e la velocità consentono di "vincere" la partita, ovviamente non senza aver sudato sette camicie. Per chi preferisce scolpire gli addominali, niente paura perché c’è la Kilowatt Station che consente di giocare con la Xbox 360 usando la potenza prodotta dal proprio corpo nel fare l’esercizio per far muovere i personaggi. Così non si perde neanche una partita.
"Forse non sarà il futuro del fitness", afferma Ferrell, "perché i più piccoli preferiscono le macchine con il videogioco ma i più grandi, specialmente le ragazze, scelgono quelle tradizionali. Ecco perché nella nostra palestra abbiamo installato entrambi i tipi di apparecchio".
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