Rifiutato l'accordo proposto da Google per GoogleBooks
Un giudice federale ha rifiutato la proposta con patteggiamento di Google che era disposta a pagare 125 milioni di dollari all'associazione americana degli autori e editori per poter digitalizzare e mettere online libri. Un accordo che avrebbe minacciato tutte le regole per il copyright e che avrebbe dato a Goggle diritti esclusivi sui quei avori definiti 'orfani'.
Martedi scorso, il giudice Denny Chin ha quindi firmato contro l'ASA (Amended Settlement Agreement) proposto da Google e dai suoi partner dopo che il Dipartimento di Giustizia americano aveva rifiutato la proposta originale. "La questione che si è presentata è decidere se l'ASA è giusta, adeguata e ragionevole. Abbiamo concluso che non lo è." ha detto Chin.
"Sebbene la digitalizzazione dei libri e la creazione di una libreria digitale universale avrebbe effetti positivi per molti, l'ASA si sarebbe semplicemente spinta troppo oltre. Avrebbe infatti concesso a Google un significativo vantaggio permettendogli di poter utilizzare libri interi senza violare le reggi sui diritti d'autore. In poche parole, l'accordo avrebbe dato a Google un monopolio 'de facto'."
Nella sua risposta Google si è detta dispiaciuta per la decisione, ma ha chiarito che considererà le opportunità di fare ricorso. Ha poi aggiunto che il solo intendo è quello di rendere facilmente accessibile a tutti anche quei libri che sono difficimente reperibili e che comunque continueranno a impegnarsi per avere sempre più libri disponibili su Google Book e Google eBooks.
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