Google e digitalizzazione dei libri, è battaglia con gli autori

Google ha dichiarato da tempo di avere intenzione di digitalizzare l'intero campionario di libri cartacei mai pubblicati. Un'impresa ardua, vista la mole di pagine prodotte dall'uomo, ma anche un'opera piuttosto controversa. Tanto è vero che da lungo tempo viene cercato un accordo tra Google e gli editori, ma fino ad ora senza risultati.

Google nel frattempo ha trovato la collaborazione di molte biblioteche delle università statunitensi, che hanno accettato di fornire al gigante della ricerca online l'accesso alle opere che vuole digitalizzare. Ora, diversi gruppi che rappresentano gli autori di libri hanno presentato una denuncia contro le università, che attacca due fronti: i prestiti di opere digitali, e il progetto relativo alle cosiddette "opere orfane".

La battaglia viene portata avanti dalla Authors' Guild statunitense e dai suoi equivalenti in Australia, nel Québec e nel Regno Unito, oltre che da un folto gruppo di singoli autori.

Gli obiettivi principali sono le grandi università statunitensi, tra cui Michigan, California e Cornell. Le bviblioteche delle università ottengono dalla partnership con Google le copie digitali delle opere, risparmiando di dover provvedere da se' a questo lavoro lungo e costoso. In cambio però Google ottiene a sua volta le opere in formato digitale, una cessione dei diritti che gli autori ritengono illegittima.