Google Maps grande su iPhone... ma la privacy?

La privacy con l'app di Google Maps per iPhone va a farsi benedire, o così almeno sembra dire un'associazione tedesca per la difesa della riservatezza in Rete.

Come è possibile tutto questo? Semplice: installando l'app le impostazioni di base rendono automatica la condivisione della posizione del soggetto nel dato momento, come dire che tutti sanno dove vi trovate in ogni momento in cui utilizzerete la nuova applicazione. Tutto questo non è compatibile con l'attuale normativa europea in fatto di dati personali.

La nuova app è disponibile da mercoledì della scorsa settimana ed ha riscosso un successo enorme: una volta scaricata è pronta per l'installazione. Viene chiesto di accettare i termini del servizio e di sottoscrivere l'informativa sulla privacy: è qui che potete leggere una nota che vi avverte della condivisione dei dati; "aiutaci a migliorare Google, compreso il traffico e altri servizi. I dati anonimi relativi alla posizione saranno raccolti dal servizio di localizzazione e inviate a Google, e possono essere memorizzati sul dispositivo", di fianco la casella con il sì già spuntato come impostazione predefinita ed è qua che 'casca il palco' secondo l'associazione tedesca. Google non può dare per predefinita un'impostazione che deve essere invece una scelta dell'utente al momento dell'installazione e non è vero, sempre secondo l'associazione, che le informazioni saranno catalogate come anonime essendoci sempre un collegamento con i dati dell'utente. La casella del 'no' è ovviamente disponibile ma la maggioranza dell'utenza da' per scontato - erroneamente - che ciò che suggerisce il software sia corretto e quindi da lasciare così com'è.

Google dal canto suo ha diffuso un nota in cui afferma tra l'altro che "la raccolta di informazioni sulla posizione è effettuata solo con il consenso degli utenti".