Google, rivoluzione anti-pirateria
Google annuncia che dalla prossima settimana penalizzerà i siti per cui si conta il maggior numero di richieste legittime di takedown per pirateria.
Google si smarca definitivamente dalla pirateria. Lo fa con una modifica sul proprio motore di ricerca, andando così incontro alle richieste dei titolari del copyright i quali da tempo puntano il dito contro Mountain View accusando il motore di lucrare sulle query e sui risultati che portano traffico all’industria pirata.
Il team di Larry Page e Sergey Brin ha annunciato una modifica sostanziale del proprio algoritmo di ricerca, aggiungendo ai vari elementi che contribuiscono alla formazione del ranking un numero ulteriore: quello delle richieste di takedown andate a buon fine. Google, insomma, cerca tra i siti indicizzati quelli che sono più volte incorsi in violazione di copyright, calcola le notifiche ufficialmente riconosciute e le considera come elemento penalizzante nel posizionamento del sito stesso sul motore.
Il nuovo algoritmo entrerà ufficialmente a regime a partire dalla prossima settimana...
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