Google sponsorizza il progetto LinuxBIOS
Google sponsorizza il progetto LinuxBIOS
Il progetto LinuxBIOS mira ad abbattere l'ultima barriera che separa un sistema prettamente open-source, da uno che implementa solamente il sistema operativo del tipo open-source. Google che da sempre è impegnato nello sviluppo di sistemi tecnologici e rivoluzionari, ha deciso di aiutare i programmatori che si dedicano alla realizzazione del "BIOS free", sponsorizzando parte del progetto.
Agli inizi degli anni 80, IBM, ha lanciato nel mercato dei nuovi modelli di computer, nei quali era inserito in una memoria di sola lettura (quindi non modificabile e sostituibile), un chip che includeva le istruzioni necessarie per il corretto avvio della CPU. Il così detto BIOS (Basic Input/Output System, N.d.r.) nel corso degli anni ha subito delle migliorie che lo hanno portato ad assumere delle sembianze meno rigide, ovvero è stato implementato in memorie non volatili ma in grado di essere riprogrammate elettricamente.
Le motivazioni che hanno spinto il Los Alamos National Laboratory a lanciare il "LinuxBIOS project", stanno principalmente nella scarsità di servizi inseriti all'interno del BIOS stesso; in oltre, tutti i codici sorgenti dei vari "Basic Input/Output System" sono proprietari dell'azienda che li ha prodotti e quindi non riutilizzabili per modifiche varie.
Un grosso ostacolo ha sempre diviso l'espansione di tale innovazione: a differenza dei sistemi operativi, il LinuxBIOS può facilmente ridurre l'hardware funzionante presente in una macchina a semplici schede inutilizzabili se nel codice in esecuzione è presente un bug. Ma grazie alla partnership con Google, sistemi molto avanzati permettono di creare simulazioni della sostituzione del firmware originale presente all'interno del chip, con quello a codice libero che si intende installare. Così facendo si è in grado di prevenire malfunzionamenti prima di scrivere il nuovo software all'interno del dispositivo di controllo principale.
Ovviamente sono dell'idea che questa tecnologia sarà solamente la rampa di lancio per nuovi sistemi molto avanzati, e che in un futuro prossimo faranno si che i BIOS proprietari avranno una forte concorrenza alle spalle.
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Un commento a "Google sponsorizza il progetto LinuxBIOS":
E che sicuramente chi produce BIOS farà di tutto per ostacolare questa ottima idea