Google vs content farms
Anche Google ha finalmente ammesso che c'è un aumento dello spam nei suoi indici e che deve fare qualcosa in merito. L'annuncio è avvenuto come sempre sul loro blog e segue tutta una serie di lamentele da parte degli utenti in questi ultimi mesi.
Alla base di tutto ci sono le content farms ovvero quei siti che producono enormi volumi di contenuto in automatico con il solo scopo di risultare primi sui motori di ricerca e di monetizzare le pagine così indicizzate.
Stando a Matt Cutts, la voce di Google quando si tratta di search spam, "Lo spam in lingua Inglese è la metà di quello che era cinque anni fa e lo spam nelle altre lingue è anche più basso." Nonostante questo la battaglia è cominciata.
La situazione è però intricata in quanto una qualunque modifica all'algoritmo di Google manderà in bestia una categoria di siti. Se questi siti vivono grazie al traffico di Google, saranno allora molto vocali nel lamentarsi e in questo periodo il governo e le associazioni a protezione dei consumatori sono prontissime a saltare addosso a Google per qualunque piccola cosa.
I segnali da parte di Google sono però molto forti e sembrano indicare che sono pronti a fare qualunque cosa sia necessaria per avere dei risultati che aiutino davvero l'utente finale. Date un'occhiata a questo video uscito a Luglio del 2010:
Le società che stanno causando lo spam sono tutte qua: tellmehowto.net, ehow, instructables.com... Tutte società che producono contenuto in automatico o a bassissimo costo (e a bassissima qualità) con il solo scopo di avere un buon piazzamento nei risultati.
Come sempre Google non ha ancora annunciato come e quando implementerà questi cambiamenti. Restiamo in attesa.
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