Google indagata dall'Antitrust
Nel 2006, la Foundem, 'sparisce' dai risultati prodotti da Google dopo che il più popolare motore di ricerca aveva preso provvedimenti verso i cosidetti vertical search engines. Era stata penalizzata da una modifica all'algoritmo. Quello che non quadrava era il fatto che altri motori di ricerca simili non avevano subito lo stesso trattamento. Era quindi girata la voce che Google usasse delle whitelist per far aggirare l'algoritmo.
Nel 2009, dopo che la Foundem aveva lottato per 3 anni contro la penalizzazione subita ed aveva reso pubbliche alcune mail da parte del team di AdWords, il sito era tornato ad apparire nelle ricerche. Secondo la Foundem, il sito era stato inserito manualmente nella whitelist.
Ora, una ricerca condotta dal New York Times, descrive nel dettaglio come una compagnia statunitense di vendite online ha messo le ali al proprio ranking all'interno del motore di ricerca. A seguito dell'articolo, Google ha preso provvedimenti e la compagnia che prima compariva nei primi posti, ora la si trova solo dopo qualche pagina.
Due giorni dopo l'articolo arriva anche un video in cui Matt Cutts spiega come Google interviene manualmente in alcuni casi. E' la prima volta che Google ammette di eseguire una correzione manuale al proprio algoritmo.
"Sia che l'intervento manuale si renda necessario per correggere un errore dell'algoritmo o per correggere qualcosa che l'algoritmo ha considerato erroneamente, il fatto che ci siano interventi manuali è il punto essenziale della questione." è stato il commento del CEO di Foundem che ora fa parte del gruppo di soggetti che hanno aperto un reclamo verso Google all' Antitrust dell'Unione Europea.
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