Hollande minaccia di tassare Google News
In una riunione che si è tenuta a Parigi Lunedì con Eric Schmidt, il presidente francese François Hollande ha minacciato di voler creare una legge che costringerà Google a pagare gli editori per avere il diritto di indicizzare i loro articoli su Google News, a meno che le parti non raggiungano un accordo entro fine anno, secondo una dichiarazione dell'ufficio del presidente.
Google, a sua volta, ha minacciato di voler smettere di indicizzare tutti i media francesi su tutto Google, secondo Reuters.
Google ha in precedenza dichiarato che non crede dovrebbe pagare gli editori per mostrare i titoli e poche parole degli articoli su Google News in quanto manda molto traffico ai media - circa 4 miliardi di click al mese ai media francesi, ha dichiarato un un portavoce di Google a una conferenza a San Paolo questo mese.
Molti editori però pensano che dovrebbero condividere i guadagni derivanti dalla pubblicità che Google mostra accanto ai titoli degli articoli. C'è da notare che non c'è pubblicità su Google News.
In Brasile, tutti i 154 membri dell'Associação Nacional de Jornais (ANJ) - che collettivamente rappresentano il 90% della stampa brasiliana - hanno ritirato le loro pubblicazioni da Google News, soffrendo, stando alle loro dichiarazioni, una perdita di solo 5% del traffico.
In Germania, il governo sta varando una legge che costringerebbe Google a pagare gli editori per mostrare gli incipit dei loro articoli in modo molto simile a quanto vorrebbe fare la Francia. Anche l'Italia vorrebbe varare un piano simile.
- [02/05/14] Nexus 6, in arrivo entro l'anno, leggerà le vostre dita
- [02/02/13] Google: raggiunto accordo milionario con la Francia
- [13/12/12] Editori e autori belgi raggiungono un accordo con Google
- [02/12/12] Antitrust e Google, a Bruxelles vertice USA-UE: rischia l'effetto domino
- [01/11/12] Google vs editori: la Francia pronta a nominare un moderatore
Un commento a "Hollande minaccia di tassare Google News":
Mi sembra che le spinte al protezionismo - un protezionismo sui generis, perché mirante non già a difendere concorrenti europei di Google, bensì una forzosa partecipazione delle aziende editoriali europee ai guadagni di Google - stiano diventando tanto bizzarre quanto autolesioniste. Il lavoro di indicizzazione è un servizio reso agli utenti, gratuitamente, del quale anche le aziende editoriali beneficiano per la pubblicità (gratuita) che ne deriva ai loro "prodotti". Si provi a chiedere se le aziende che fanno pubblicità su Google sarebbero disposte a pagare gli editori delle pubblicazioni indicizzate! Chissà, domani i produttori di beni alimentari e non menzionati nella pubblicità di super- e iper-mercati potrebbero chiedere di partecipare ai loro guadagni?!