Dall'incontro tra scienza e poesia nasce la 'macchina vedente'
Dall'incontro tra scienza e poesia nasce la 'macchina vedente'
Un nuovo dispositivo sviluppato dal MIT di Boston ridà la vista agli ipovedenti.
Quando la poesia incontra la scienza, nasce uno strumento per la vita. Non è uno slogan, ma l’idea di fondo di Elizabeth Goldring, poetessa ipovedente del Massachusetts Institute of Technology e creatrice della macchina “per vedere”, da destinare alle persone che non hanno questa possibilità. L’apparecchio permetterà alle persone con vista molto limitata (ma non totalmente non vedenti) di riprodurre (e quindi vedere) immagini o parole. Costerà circa 4000 dollari, sarà collegato ad un personal computer e avrà le dimensioni di una piccola scatola di 30 centimetri per 15.
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