Internet torna a Tripoli, segno di libertà e civiltà
La connessione alla rete internet, che era stata bloccata dal regime di Gheddafi, è stata ripristinata a Tripoli già dalla sera di domenica, grazie ai ribelli che ormai controllano la gran parte della capitale della Libia. La connessione era tornata per poche ore nella giornata di sabato, per poi cadere nuovamente ed essere infine ripristinata, a quanto pare stabilmente, il giorno successivo.
Una nuova rete mobile, realizzata dai ribelli nella zona orientale della Libia già ad aprile, denominata Libyana Al Hurra, e una rete simile creata a Misurata, saranno connesse alla rete Libyana Mobile Phone di Tripoli, secondo le dichiarazioni di Ousama Abushagur, un ingegnere per le telecomunicazioni libico che ha guidato il team che ha realizzato Libyana Al Hurra.
I ribelli hanno creato le nuove reti quando sono stati tagliati fuori dalla rete centralizzata di Tripoli, attraverso la quale tutte le chiamate internazionali venivano reindirizzate al restoo del paese. Ieri Abushagur ha dichiarato che "tutto sarà collegato nuovamente e si tornerà alla normalità".
A Tripoli non era più disponibile alcun accesso a internet dal mese di febbraio, tranne che per qualche ufficio governativo. Pochissimi residenti della città erano riusciti in qualche modo ad accedere alla rete e la utilizzavano, con grande rischio, per comunicare informazioni dall'interno di Tripoli.
Anche in Libia, come negli altri paesi della cosiddetta "primavera araba", l'accesso a internet e ad altri mezzi di comunicazione sociali è stato inizialmente fondamentale per consentire ai ribelli di trovare la coesione e la forza per agire nonostante la forza contrario del regime. Una lezione sufficiente per chi continua a tuonare contro la rete ed i suoi "pericoli"?
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