Disordini di Londra: Facebook, Twitter e RIM a colloquio col governo UK
Dopo i disordini di Londra delle scorse settimane, diverse aziende avranno un incontro con il goverso britannico per discutere del possibile ruolo avuto dalle loro piattaforme web nell'organizzazione della rivolta. Si tratta di compagnie coinvolte direttamente o indirettamente con la gestione dei social network, un mezzo che è stato diffusamente utilizzato per l'organizzazione dei tumulti.
Twitter, in particolare, ha da poco confermato che incontrerà il Segretario di Stato del Regno Unito giovedì prossimo, dopo che era stato tirato in ballo proprio in merito al pesante ruolo avuto dai messaggi scambiati sulla piattaforma online durante i riot.
Inizialmente, solo Facebook aveva confermato la propria presenza, seguito poi da RIM, il produttore del BlackBerry, che è stato oggetto di discussione per il servizio di messaggistica BlackBerry Messenger (BBM). Al momento non sono state confermate altre presenze ma qualche nome si potrebbe aggiungere.
Sarà interessante analizzare i risultati del meeting, sebbene non mi aspetti di vedere alcuna decisione o conseguenza diretta da un incontro del genere. La questione è estremamente delicata e complessa: dove finisce la libertà di espressione dei cittadini, e dove comincia l'utilizzo criminoso dei mezzi di comunicazione? Ha senso oggi parlare di "sovversione"?
Si tratta di domande senza una risposta netta, ovviamente, e nessun governo democratico potrebbe oggi permettersi di limitare l'uso dei social network senza scatenare proteste di massa. Vivaddio.