Invasione di contenuti pirata su Internet, anche dopo blocco Pirate Bay
Il numero dei nuovi siti di file-sharing, che ospitano contenuti protetti da diritti e non autorizzati, è aumentato vertiginosamente negli ultimi tre mesi. È questo ciò che emerge dal Report sulle minacce diffuso da McAfee e relativo al terzo trimestre 2009.
L’indagine evidenzia che fenomeni come spam, malware e minacce su web hanno raggiunto livelli record nell’ultimo trimestre e che i criminali informatici stanno estorcendo denaro ai proprietari di siti, minacciando attacchi DDoS.
I criminali informatici stanno guadagnando un vantaggio del 300% nella creazione di siti di file-sharing, mentre The Pirate Bay, il famoso sito torrent che può ospitare link a contenuti protetti da diritti, è stato oggetto di un’azione legale in Svezia. Poiché gli utenti sviluppano sempre più siti per condividere contenuti, i creatori di malware stanno studiando siti per truffare coloro che scaricano materiale protetto da copyright in programmi malevoli di download: è stimato che il numero di questi siti malevoli aumenterà durante l’autunno e le vacanze natalizie, periodi in cui la programmazione cinematografica propone molti film di successo.
La maggior parte di questi siti nascono dall’iniziativa di coloro che utilizzavano The Pirate Bay e che cercano ora nuovi siti dai quali scaricare materiale con copyright.
I ricercatori hanno scoperto che gli utilizzatori iniziarono a creare siti di loro proprietà per sostenere la community legata a The Pirate Bay quando il sito stava per essere bloccato. Quando il sito è stato riavviato dopo sole 24 ore, i nuovi siti torrent sono scomparsi velocemente.
Il report ha anche rilevato che spam e malware hanno raggiunto livelli elevati con minacce che superano i record precedenti registrati nell’ultimo trimestre. Gli attacchi su web sono aumentati poiché i criminali informatici sfruttano la morte dei personaggi celebri e gli eventi naturali catastrofici.
Lo Spam ha raggiunto i livelli più alti della storia, superando del 10% il record precedente del secondo trimestre del 2009. Oggi questo fenomeno coinvolge il 92% delle e-mail e, rispetto al terzo trimestre del 2008, è stato registrato un incremento del 24%.
Inoltre il nuovo vettore di minacce è costituito dagli attacchi su web che sono diventati gli strumenti più pericolosi utilizzati dagli hacker. Tali attacchi possono colpire qualsiasi persona che visiti pagine web malevoli e vengono diffusi agli utenti tramite spam, phishing, social network e persino attraverso il dirottamento da siti legittimi. Il 55% dei link malevoli sono basati su host gestiti in USA e i criminali informatici stanno in effetti aumentando nell’utilizzo di tecniche SEO per convogliare il traffico a questi siti. Per mascherare le loro intenzioni, gli autori di malware sfruttano infine i nuovi fatti di cronaca come la morte di personaggi celebri o i disastri naturali.
Nell’ultimo trimestre, sono stati rilevati molti nuovi attacchi di denial-of-service, inclusi quelli che fanno richieste a caso. In Australia quattro società sportive di scommesse sono fallite durante eventi molto importanti, come le finali di calcio e di rugby, con perdite di milioni di dollari.
La popolarità di DDos come servizio è in aumento, con numerosi criminali informatici che offrono, al più alto offerente, botnets comprensivi di milioni di computer zombie per attaccare siti. Questi botnet sono capaci di colpire persino i siti offline più protetti.
Gli hacker offriranno ai potenziali acquirenti, per pochi minuti, una dimostrazione delle loro capacità.
Il terzo report sulle minacce McAfee può essere scaricato a questo link.
- [28/11/12] Minacce informatiche, terzo trimestre da dimenticare
- [14/07/12] 5 dollari per abbattere un sito web
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Un commento a "Invasione di contenuti pirata su Internet, anche dopo blocco Pirate Bay":
Azz, un bollettino di guerra...
Il che dimostra comunque che le iniziative tipo quelle contro The Pirate Bay
sono in realtà boomerang, la strada da percorrere non è quella.