Mens sana in corpore Google

Mens sana in corpore Google

Uno scenario di vita lavorativa della G-people, il team lavorativo di Google. Mangiare, bere e rilassarsi, è questa la chiave per un lavoro sereno, Parola di Larry Page e Sergey Brin.


Nel luglio del 2002 mi trovavo a Treviso, nella sede di E-TREE, per uno stage chiamato E-summer. E-TREE nasce nel 1998, una grande realtà appartenente al gruppo Etnoteam che si è occupata e si occupa tuttora della realizzazione di grandi portali; Enel, Libero, Mastercard, Telecom 187, Wind... vi basta o devo continuare? Si tratta quindi di una azienda con numeroso personale e un'organizzazione interna estremamente efficiente.

Ma E-TREE ha anche un'altra importante peculiarità: è denominata the no sleeping company, l'azienda che non dorme. E-TREE è una casa, un salotto, una cucina, un biliardo e un letto. Pardon, dimenticavo la... pista da bowling! Tutte queste comodità erano a disposizione della E-PEOPLE, ovvero tutte le persone che lavoravano in E-TREE, dall'Amministratore Delegato (al tempo Riccardo Donadon, giovane di belle speranze), ai grafici e ai programmatori, passando per l'intera macchina dirigenziale.

Lo scopo di tali comodità doveva essere quello di rendere a proprio agio i dipendenti di E-TREE, in modo che il loro lavoro fosse gratificato da un paio di "colpi" a biliardo o da qualche strike dopo pranzo.

Tutto questo scenario mi è ritornato alla mente oggi, leggendo un articolo di Vittorio Zambardino apparso su Repubblica.it in cui si parla di quella che la mia mente, memore dell'esperienza trevigiana, ha subito definito G-people, ovvero la Google's people.

L'articolo si rifà ad un approfondimento apparso su Newsweek in cui si descrive la vita lavorativa a Mountain View, base strategica del colosso delle ricerche. Zambardino esordisce dicendo che se non è il paradiso lavorativo, poco ci manca!
Si mangia e si beve in ambienti confortevoli e spaziosi, rispettando rigorosamente le diete religiose dei singoli dipendenti. Le decisioni vengono presi tutti insieme il venerdì, votando per alzata di mano, i colloqui di lavoro sono delle allegre chiacchierate in cui più che di tecnologia si parla di football e di automobili sportive.

Tornando alla mia indimenticabile E-TREE e al confronto, forse un pò azzardato, con il colosso della grande G, ho due ordini di idee: il primo è legato al ridimensionamento di personale avvenuto nella no sleeping company, la cui struttura organizzativa è stata notevolmente razionalizzata; il secondo riguarda il mito d'oltreoceano che vuole gli States avanti di un decennio rispetto all'Italia e al Vecchio Continente: il Newsweek parla dell'organizzazione di Google come qualcosa di sensazionale, quando ne descrive le caratteristiche, in una sorta di tavola dei comandamenti.

Quando si è saliti in cima alla vetta le piccole cime non entusiasmano più, la parabola ascendente della grande G prima o poi dovrà fermarsi, e quello sarà forse il giorno in cui vedremo anche la G-people, come noi, passare ore chini sulla scrivania.

E-TREE ha superato la crisi vincendo anche, a mio giudizio, un pizzico d'orgoglio e rimboccandosi le maniche. Complimenti a loro, e good luck a Google!

M. Basso


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