Microsoft attacca apertamente Linux e l'Open Source
Microsoft attacca apertamente Linux e l'Open Source
Durante il suo recente tour nel sud-est asiatico, il direttore della Platform Strategy di Microsoft, Bill Hilf, non ha mancato di attaccare Linux ed il movimento open source con l'idea di sfatare falsi miti e leggende di strada. Hilf ha affermato che l'obiettivo del suo tour è stato quello di fornire argomenti intelligenti che rifiutassero la tipica visione del buon senso circa Linux ed il movimento open source.
Hilf è stato molto chiaro su questo argomento scegliendo anche parole molto dure: "The Free Software movement is dead. Linux doesn't exist in 2007. Even [Linux creator] Linus [Torvalds] has a job today."...
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2 commenti a "Microsoft attacca apertamente Linux e l'Open Source":
Qualcuno disse "La miglior difesa è l'attacco".
Quando si preferisce attaccare l'avversario anziché mostrare al pubblico la
validità dei propri programmi, con software di qualità, significa che si ha
paura della controparte.
Open source non significa gratis, ma mostrare a tutti il codice che compone il
programma. Significa permettere al fruitore (che può essere anche acquirente) di
verificare la bontà del software analizzando l'assenza di falle (che
teoricamente potrebbe chiudere da solo) o delle famigerate backdoors.
E' bene che Microsoft cambi strategia di marketing perché queste scelte del
voler 'denigrare' l'avversario spesso si rivelano
controproducenti. Lo fa solo chi è alla frutta.
Credo che abbia proclamato 235 brevetti non rispettati senza indicarne i pezzi
di codice incriminato. Una società che si sente "truffata" delle sue
idee, i brevetti sul software riguardano l'idea non il codice, parte
direttamente con una denucia, no con un FUD.
Penso che se andasse in tribunale non avrebbe scampo, perchè nella maggior parte
dei casi esiste una prior art che farebbe cadere tutto il palco (ricorda un
po' SCO).
Che stia perdendo quote di mercato?