Microsoft: Monti attacca su sistemi anti-pirateria
Nuovi sviluppi nel duello Microsoft e l'Antitrust Ue, ancora rappresentato per pochi giorni dal commissario europeo uscente alla Concorrenza, Mario Monti: Bruxelles ha precisato le sue accuse contro il gigante americano per quanto riguarda il lucroso settore della lotta alla pirateria informatica, ma ha appena perso importanti alleati nell'apertura di nuovi fronti di indagine.
La direzione generale Concorrenza - quella affidata a Monti ancora per le due settimane che serviranno alla nuova Commissione europea per insediarsi - ha inviato una "dichiarazione di obiezioni" a Microsoft nel caso "ContentGuard": la società del gruppo Xerox che Bill Gates ha acquisito assieme a Time Warner per sfruttare al meglio la sua attività nel settore della tecnologia "Drm", quella che consente di 'blindare' all'interno dei contenuti digitali i diritti di proprietà e prevenire così possibili abusi (come le copie illecite di musica e film). I sistemi Drm dovrebbero applicarsi però sempre più per scopi di riservatezza specie in ambito aziendale: un mercato potenzialmente enorme in cui gli esperti di Monti temono dichiaratamente che l'operazione su Contentguard possa rafforzare ancora di più la posizione di Microsoft, già leader sul mercato delle soluzioni Drm.
A Bruxelles si temono inoltre "effetti di spillover" su una serie di mercati connessi, dalla telefonia mobile al trattamento testi. Queste e altre obiezioni sono contenute nello "statement of objection" che, come si è appreso oggi da varie fonti, è stato inviato ai due gruppi americani, una tappa prevedibile nell'ambito dell'esame antitrust approfondito avviato in agosto e che deve concludersi entro il 6 gennaio.
Meno prevedibile era invece l'esito delle trattative con cui Microsoft è riuscita ad accordarsi con quattro dei cinque principali concorrenti che si erano rivolti a Bruxelles per un sospetto abuso di posizione dominante nel campo dei server di fascia bassa e dei lettori multimediali dei pc. A colpi di centinaia di milioni di dollari (per un totale di miliardi), Bill Gates ha in sostanza 'comprato' l'assenso a chiudere dispute antitrust dapprima di Sun Microsystem e di Time Warner (proprietaria del browser Netscape, sfortunato rivale dell'Explorer di Microsoft) e, lunedì scorso, anche di Novell (società Usa schiacciata dal colosso di Redmond nel campo dei software per desktop) e dell'Associazione di settore "Ccia" (indebolita dalla defezione di Sun). Fra i grandi, al fianco di Monti e del suo successore, la olandese Neelie Kroes, è rimasto dunque solo Realnetworks, la società che produce il lettore concorrente del Media Player di Microsoft.
A Bruxelles, anche a livello ufficiale, si sottolinea che queste defezioni non indeboliscono la Commissione dato che ormai la disputa legale con Microsoft su Media Player ed i server, arrivata al Tribunale di primo grado dell'Ue, è ormai basata su "fatti" e non sul numero o la potenza di chi ha sostenuto la causa della Commissione.
Resta da vedere però se la Kroes, senza la litigiosità dei concorrenti e le loro denunce, avrà la stessa forza dimostrata finora da Monti nel contrastare il colosso americano.
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