Presto in orbita il primo satellite controllato da smartphone
Immaginate di dover decidere a quale smartphone dover affidare il controllo di un satellite per le telecominucazioni, quale scegliereste? La British Telecom, per il suo primo satellite interamente controllato da smartphone, lo Strand-1, ha scelto il Google Nexus One.
Il satellite è un parallelepipedo di 30 centimetri di lunghezza e del peso complessivo di 4,3 chili che verrà lanciato in questo mese e passerà 6 mesi in orbita attorno al pianeta, costantemente monitorato dalla app sviluppata da un team di scienziati al Surrey Space Centre. L'ingegnere capo della SSC per il design e la creazione del dispositivo ha detto in una intervista che il Nexus non è stato stravolto, è il medesimo smartphone che chiunque può comperare in un qualsiasi negozio di telefonino. E' vero, è stato sottoposto ad una lunghissima serie di test intensivi, ma tutto quello che è stato fatto a livello hardware/software è stata l'installazione del software dedicato per il controllo del satellite, nulla più.
Il satellite è un concentrato di open source. I due sistemi di propulsione in fase di test che sono stati montati sul dispositivo vengono controllati da un computer con una distribuzione di Linux. Una volta che i test dei sistemi di propulsione saranno terminati, il controllo passerà interamente al Nexus, il quale dovrà usare la fotocamera da 5 megapixel per catturare immagini della luna e della terra.
Sebbene lo Strand-1 non sia ancora stato messo in orbita, alla SSC stanno gia lavorando al suo successore, lo Strand-2, che seguirà il trend dei satelliti costruiti con materiali di uso comune. La sua caratteristica sarà avere a bordo una Xbox Kinekt.