Price fixing: LG pagherà $380 milioni a causa dei pannelli LCD
Un accordo tra le aziende del settore hi-tech per fissare il prezzo dei display LCD c’era ed ha funzionato. Ormai è chiaro. L’ultima prova arriva da una notizia recente, riportata da Reuters: LG ha accettato di pagare 380 millioni di Dollari pur di mettere fine a una causa che la vedeva accusata di aver partecipato a questo patto segreto con l’intento di turbare la libera concorrenza di mercato. L’azienda sudcoreana è venuta a patti con l’accusa e ha accettato di pagare questa salatissima ammenda, pur di terminare il procedimento legale (una causa civile negli USA). A ben vedere è un’ammissione di colpa, seppur non ufficiale. Pagare meno – rispetto all’eventuale multa - e accorciare i tempi legali il più delle volte è una conveniente scorciatoia per chi sa di essere colpevole. La somma che dovrà versare questa azienda è la più altra tra quelle pagate dalle altre società coinvolte nello stesso caso.
L’accordo con LG è stato dato mercoledì scorso - 11 luglio – da uno degli avvocati delle aziende che hanno querelato – i cosiddetti “Direct buyers”, cioè i compratori diretti dei panelli LCD. Oltre l’azienda coreana, anche le altre due società coinvolte nella causa hanno accettato di pagare una multa: Toshiba verserà infatti 21 milioni di Dollari, mentre AU Optronics ne pagherà 170. I patti presi però sono ancora sul tavolo del giudice distrettuale di San Francisco - Susan Illston - che dovrà appunto verificare e approvare la legittimità dell’accordo...
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