Quindicenne austriaco arrestato perché hacker
La polizia austriaca ha arrestato uno studente di quindici anni perché sospettato di aver violato ben 259 aziende nel periodo di soli tre mesi. Secondo le autorità lo studente avrebbe scandagliato la rete alla ricerca di vulnerabilità e bachi di progettazione di siti web e database aziendali. Secondo quanto riportato dall'Ufficio Federale della Polizia Criminale Austriaca, il giovane studente avrebbe confessato tutti gli attacchi durante il primissimo interrogatorio seguito all'arresto.
Il ragazzo avrebbe rubato dati e li avrebbe poi pubblicati subito dopo essersi intrufolato illegalmente nelle infrastrutture delle 259 aziende. Non contento, avrebbe anche modificato il contenuto dei siti web, pratica nota come defacement, e si sarebbe vantato delle sue azioni su Twitter, dove avrebbe anche postato interamente il dump dei dati trafugati.
Il giovanotto ha ammesso ogni tipo di responsabilità, giustificandosi dicendo che era annoiato e voleva dimostrare al mondo le sue capacità. I suoi compagni di scuola lo descrivono come un antisociale che quindi si sarebbe rivolto al mondo virtuale per ottenere quel consenso e quei complimenti che ne mondo reale non riceveva.
Lo studente ha sicuramente dimostrato ottime capacità, usando un gran numero di tool diversi, tutti liberamente scaricabili da Internet, inclusi gli strumenti che gli hanno permesso di rimanere anonimo (se si esclude il piccolo particolare di aver messo tutto online su Twitter). Durante i suoi attacchi, avrebbe poi lasciato qui e la alcuni messaggi, tutti firmati con lo pseudonimo ACK!3STX. Ad un certo punto però, il tool per l'anonimato lo ha tradito e ha permesso il C4 (Centro di Competenza per i Cyber-Crimini) di individuare l'IP di provenienza.
Non è ancora noto a quanto ammonta il danno provocato dal giovane hacker perché l'indagine abncora in corso, si sta cercando di quantificare il numero di attacchi effettuati dallo studente sia in territorio austriaco che all'estero.