Riuso del software, la PA è pronta
Gli obiettivi sono fissati: con la collaborazione sul software si mira all'armonizzazione e al miglioramento dei sistemi informatici della PA. Le regole ci sono. Mancano, però, uso e riuso. Le regole ci sono. Mancano, però, uso e riuso.
Negli ultimi anni, le continue politiche di riduzione della spesa pubblica stanno incidendo in negativo sulla dotazione degli strumenti tecnologici in uso nella Pubblica Amministrazione. Non è un caso dunque che, tra i temi emergenti nell'ambito dell'e-Government, si stia facendo largo il concetto di "Riuso di programmi informatici".
Nel nostro ordinamento, tale concetto giuridico fa il suo ingresso, per la prima volta, con la legge 340/2000, nella quale veniva stabilita per le PA la facoltà di concedere in uso gratuito ad altre amministrazioni le applicazioni informatiche, affinché esse le adattassero alle proprie esigenze. Un'ulteriore specificazione sul riuso si ha con l'emanazione del D. lgs. 82/2005 (Codice dell'Amministrazione digitale - CAD). L'articolo 68 del CAD prevede infatti che le amministrazioni, nell'acquisizione di programmi informatici, debbano valutare ciò che è disponibile sul mercato e procedere operativamente secondo una delle seguenti possibilità...
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