Il robot e lo scarafaggio
Può una blatta gigante del Madagascar pilotare un robot? Uno studente canadese è convinto di sì: gli animali potrebbero sostituire i complessi sistemi di IA utilizzati in robotica. Così costruisce uno scarafaggio cyborg
Roma - Il suo nome scientifico è Gromphadorhina portentosa, proviene dal Madagascar ed è uno scarafaggio gigante. Lungo fino a 8 centimetri, non è dotato di cervello e si muove lentamente. Garnet Hertz, studente canadese trapiantato in California, è riuscito a ravvivare la monotona vita di questa blatta esotica dotandola di una estensione robotica. È il primo insetto cyborg della storia, nato da un interessante percorso di ricerca intitolato "Controllo e comunicazione nell'animale e nella macchina", pronto per essere discusso in sede accademica.
Uno degli obiettivi di questi studi, racconta Hertz sulle pagine del sito ufficiale del progetto, è dimostrare che la robotica contemporanea e gli scarafaggi siano più simili di quanto immaginato fin qui. Hertz sostiene per esempio che molti robot, per muoversi su terreni accidentati, "emulano il modello comportamentale dello scarafaggio, in grado di adattarsi velocemente all'ambiente". Ed il colpo di genio che ha portato alla cyberblatta nasce proprio qui: cosa accade se uno scarafaggio si mette letteralmente alla guida di una macchina?
continua news tratta da punto-informatico.it
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Un commento a "Il robot e lo scarafaggio":
Ovvio che lo scopo del progetto non è quello citato ma per usi militari.