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Sardegna, non solo mare e vips ma anche... pirati informatici!

Condividi:         ale 8 19 Luglio 07 @ 05:00 am

Sardegna, non solo mare e vips ma anche... pirati informatici!

Due rumeni e un ungherese inventano un nuovo tipo di truffa telematica: accesso abusivo a un sistema informatico... dall'auto! Ma come?

Ci troviamo davanti all'ufficio postale di Porto Torres, un'auto parcheggiata con a bordo tre giovani. I due davanti fanno da palo, il terzo, seduto dietro, smanetta con il portatile e si collega al web utilizzando la rete wi-fi di una residente sopra la Posta.
L'accesso abusivo è un reato che prevede fino a tre anni di reclusione. Quando poi il reato è ripetitivo come in questo caso...! I giovani infatti già da 10 giorni ogni giorno si appostavano sotto casa della donna la quale, insospettita sia dalla presenza dell'auto sia dal calo di banda, ha avvertito le forze dell'ordine.

Non si è ancora ben capito lo scopo di tutto ciò: i giovani infatti, dopo le perquisizioni, non sono risultati immischiati in nessun tipo di frode "comune" come la clonazione di carte di credito o similari. Sembra che tutta l'operazione sia stata costruita al sol scopo di non pagare il canone per l'abbonamento Adsl; per ora le indagini continuano e per i tre c'è "solo" una denuncia.


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8 commenti a "Sardegna, non solo mare e vips ma anche... pirati informatici!":
Anonimo Anonimo il 19 Luglio 07 @ 09:11 am

Ah è reato?
Non posso pensare che la rete sia stata lasciata senza protezioni apposta?
Io denuncerei la signora per condivisione non autorizzata dell'accesso a internet...

Ulir Ulir il 23 Luglio 07 @ 06:50 am

E' reato.
Chi dà la connessione dovrebbe avvertire di proteggere la propria connessione, anzi, prevenire se possibile, con un modem ADSL dedicato.
Ma è reato utilizzare, le cose altrui senza permesso: non lo sapevi?
Ora lo sai.

Gabriele Gabriele il 23 Luglio 07 @ 10:32 am

Senz'altro è vero che non si devono utilizzare le cose altrui senza permesso, ma... se trovi qualcosa "per strada"..?

Fabio Fabio il 23 Luglio 07 @ 17:48 pm

Cari Amici
Penso che sia discutibile il reato!
Se io uso l'accesso Wi-Fi per rubare dati dalla rete privata è sicuramente un reato, ma se uso la rete wi-fi per navigare in internet non è sicuramente reato, in quanto una rete wi-fi non protetta è una rete che, per scelta del titolare dell'accesso non è stata protetta per essere condivisa.
Meditate genti.

Matilda Matilda il 23 Luglio 07 @ 19:28 pm

Ciò che diuci è giusto, infatti non vedo quale sia il reato. Il titolare dell'abbonamento Adsl, deve proteggere l'accesso, altrimenti vale il silenzio-assenso e la rete e libera, perchè non dovrei utilizzarla?
Avete spunti su fonti giuridiche a riguardo?

ale ale il 23 Luglio 07 @ 21:50 pm

Art. 615 TER, codice penale.

"Accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico.

Chiunque abusivamente si introduce in un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza ovvero vi si mantiene contro la volonta' espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, e' punito con la reclusione fino a tre anni.
La pena e' della reclusione da uno a cinque anni:
1) se il fatto e' commesso da un pubblico ufficiale o da un incaricato di un pubblico servizio, con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti alla funzione o al servizio, o da chi esercita anche abusivamente la professione di investigatore privato, o con abuso della qualita' di operatore del sistema;
2) se il colpevole per commettere il fatto usa violenza sulle cose o alle persone, ovvero se e' palesemente armato;
3) se dal fatto deriva la distruzione o il danneggiamento del sistema o l'interruzione totale o parziale del suo funzionamento, ovvero la distruzione o il danneggiamento dei dati, delle informazioni o dei programmi in esso contenuti.
Qualora i fatti di cui ai commi primo e secondo riguardino sistemi informatici o telematici di interesse militare o relativi all'ordine pubblico o alla sicurezza pubblica o alla sanita' o alla protezione civile o comunque di interesse pubblico, la pena e', rispettivamente, della reclusione da uno a cinque anni e da tre a otto anni.
Nel caso previsto dal primo comma il delitto e' punibile a querela della persona offesa; negli altri casi si procede d'ufficio (1).
(1)Articolo aggiunto dall'art. 4, L. 23 dicembre 1993, n. 547".

Anonimo Anonimo il 24 Luglio 07 @ 15:12 pm

"Chiunque abusivamente si introduce in un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza"

Pultroppo a giurisprudenza sto messo male, ma il fatto che la rete fosse completamente sprotetta non elimina dai tre giovani ogni colpa?

"la volonta' espressa o tacita"
come fa una volontà a essere tacita? Io la interpreto così, se è protetta la mia volontà tacita è di non farti entrare. Se non è protetta la mia volontà tacita è di farti entrare.

Logan Logan il 16 Agosto 07 @ 14:36 pm

Bè, se non è protetta, forse non è reato.
Forse è stato fatto con malizia, con lo scopo esplicito di scroccare la connessione.

Ad ogni modo, nell'articolo non c'è scritto che la donna non aveva protetto la rete. Se lo aveva fatto, allora è palesemente reato.

Ad ogni modo, non sarei così buonista nei confronti di certi furbacchioni.

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