Shopping online, scacco matto alle truffe digitali
Lo shopping si fa sempre di più sul web. Sono oltre dieci milioni le persone che ogni mese fanno acquisti online, dalla moda alle vacanze, dalla tecnologia ai coupon: il giro d'affari è in continua crescita, nonostante la crisi, e nel 2012 potrebbe superare i 9,5 miliardi di euro (+18%). Nei negozi virtuali bastano un click e una carta di credito per riempire la borsa della spesa, con una scelta di prodotti vasta e prezzi, spesso, scontatissimi. Ma ci vuole poco, soprattutto se non si seguono alcune regole basilari, anche a finire nella "rete" delle truffe.
«Il commercio elettronico ha forti prospettive di crescita. Sia per i prodotti digitali, come musica, software, e-books o biglietti elettronici, che per i beni da spedire, come smartphone, scarpe, vestiti, elettrodomestici». A dirlo è Domenico Giacinto Profazio, direttore sezione investigazioni informatiche della Polizia postale, che però aggiunge: «Questa crescita si traduce in un interesse sempre maggiore anche da parte dei truffatori, con una continua evoluzione delle tecniche di raggiro. La nuova frontiera, ora, è l'e-mobile, lo shopping da cellulari e tablet». Interesse che si riscontra anche nei numeri: nell'ultimo anno (fino a maggio) le denunce di illeciti nell'e-commerce sono state più di 19mila, contro le circa 15mila dei dodici mesi precedenti (+27%).
I rischi che si corrono a fare acquisti online sono essenzialmente di tre tipologie. «Innanzitutto, c'è l'acquirente che effettua il pagamento ma non riceve la merce – spiega Profazio –. C'è poi chi si vede recapitare prodotti diversi, contraffatti o di qualità inferiore rispetto a quelli ordinati. Infine, chi acquista sul web può subire la sottrazione delle credenziali di carta di credito o conto corrente attraverso il phishing, ovvero l'uso di tecniche sempre più sofisticate per pescare, attraverso email spam o virus che si insinuano nei pc, dati finanziari e password degli utenti, per accedere ai loro conti in internet banking o dirottare i pagamenti».
Le chiavi di accesso possono essere rubate nel momento in cui vengono inserite su un sito fasullo o clone (al quale si viene indirizzati, magari, da una falsa email) o anche essere carpite da un malware (software maligno scaricato inavvertitamente sul pc) mentre si effettua un acquisto sicuro o entrando sul proprio conto via Internet...
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