Social Newtork usati per esperimenti su utenti

Circa un mese fa una news sugli esperimenti condotti da Facebook sui propri utenti ha scatenato qualche piccolo tumulto digitale. Non ricordo se la notizia è stata riportata sulle news di pc-facile, in breve Facebook ha ammesso di aver sottoposto alcuni (inconsapevoli, va precisato) utenti del social network ad un esperimento psicosociale. I feed venivano modificati in modo da fornire all'utente una visione distorta della vita dei propri contatti e i comportamenti del soggetto venivano analizzati. I risultati sono poi stati anche pubblicati si una rivista specializzata.

Da uomo di scienza e da utente poco attivo di Facebook, la notizia non mi ha fatto assolutamente arrabbiare, anzi l'ho trovata molto interessante. Con un campione statistico così ampio e variegato, Facebook è sicuramente un substrato fertile per questo tipo di ricerche. Una sorta di Grande Fratello dove i partecipanti non sanno di essere osservati e non hanno l'obbiettivo di vincere una gara.

Tant'è che ci sono altri siti che hanno avuto la stessa idea e si sono messi a sperimentare con le vite dei propri utenti. Un sito di incontri ha recentemente ammesso di aver sperimentato con le emozioni dei propri iscritti. In realtà in questo caso la reazione degli amministratori non è stata altrettanto scientificamente valida. Christian Rudder, co-fondatore di OkCupid, ha infatti ammesso che "OkCupid non sa quello che sta facendo" e per indorare la pillola ha usato il vecchio trucchetto di accogliere sulla stessa barca anche gli altri aggiungendo "Nessun sito di incontri lo sa".

A me erano piaciute di più le scuse di Facebook, la quale aveva ammesso di aver usato i propri utenti per una ricerca, chiedendo scusa per non averlo comunicato correttamente agli utenti stessi. Le scuse di OkCupid invece non le ho gradite: "Se navigate su Internet è normale che siate sottoposti a esperimenti, in ogni momento, su ogni sito che visitate."