Le tante incognite del Documento digitale unificato
Si apre un percorso che durerà tre-quattro anni, ma ancora non si sa come in effetti potremo usare le nuove carte e come verranno prodotte. Almeno stavolta si eviterà l'errore di gravare sui Comuni.
Ci vorranno anni per diffondere la soluzione, una spesa consistente e prodotti e servizi collegati che sono da definirsi con successivi decreti attuativi. All'interno dell'Agenda digitale c' è un passaggio dedicato all'adozione di un documento digitale unificato. Trattasi, dopo gli stenti della prima carta di identità elettronica nostrana, di un documento che accorperà la tessera sanitaria, la carta d'identità e la carta nazionale dei servizi. Secondo le anticipazioni degli ultimi mesi, i primi cittadini a stringere fra le mani la novità si vedranno nella primavera del 2013 e il costo dell'operazione è di 62 milioni di euro l'anno. Il decreto stabilisce che "le modalità tecniche di produzione, distribuzione e gestione del documento unificato saranno stabilite da un decreto del ministro dell'Interno, di concerto con i ministro dell'Economia, per la Pubblica amministrazione e per l'innovazione tecnologica e, limitatamente ai profili sanitari, con il ministro della Salute"...
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