Telecom e il telefonino political correct
Telecom e il telefonino political correct
Un consigliere regionale del Lazio (del partito Ds) ha denunciato Telecom Italia perchè inibisca, dal proprio sito Internet, lo scaricamento di una suoneria che riproduce "Faccetta nera", la celebre marcetta del 1935 che ricorda la colonizzazione del governo di Benito Mussolini in Eritrea.
Secondo il consigliere Enzo Foschi, è inconcepibile questa propaganda di quel periodo storico e si tratterebbe di apologia del fascismo. Libero il nostro consigliere di pensarla così, confortato purtroppo anche da leggi che chiamarle anacronistiche e ridicole (legge Scelba del 1952) è solo per essere gentili nei confronti di una legge dello Stato, ma ciò che ci stupisce e la reazione di Telecom Italia: ha chiesto a Buongiorno Vitaminic, la società che riversa le proprie suonerie sul loro sito, di ritirare questa marcetta. Idiozia in nome del political correct, soprattutto perchè messo in opera dal principale operatore delle comunicazioni in Italia. Non sappiamo se sui neo-telefonini della Coop marcette di questo tipo siano scaricabili, ma con un sorrisetto lo capiremmo. Ci sembra invece idiota se fatto da un'azienda che di comunicazioni ne sa "una più del diavolo" e che sa perfettamente che in Rete ci sono migliaia di possibilità di scaricarsi suonerie simili e anche "peggiori". Ci rendiamo conto che per Telecom Italia è meglio non turbare la propria area politica di riferimento, ma questo non ci esime dall'evidenziare questo vecchio e idiota retaggio culturale.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc.
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Un commento a "Telecom e il telefonino political correct":
Vorrei osservare che nel 1935 l'Eritrea era italiana gia da 45 anni e che
la marcetta "faccetta nera" accompagnava la colonizzazione
dell'Etiopia e non dell'Eritrea.
Stefano Pettini