The Pirate Bay riscrive i DNS
A Peter Sunde, ex membro di The Pirate Bay, sta stretto che il Dipartimento del Commercio e del Lavoro degli Stati Uniti (simile al nostro Ministero dello Sviluppo Economico), il cui ruolo è quello di promuovere il commercio statunitense, possa istruire VeriSign - l'unico detentore del root zone file - su come mantenerlo. Questo, nell'opinione di Peter, da agli Stati Uniti un controllo su tutto Internet anche quando questo dovrebbe essere uno strumento totalmente decentralizzato.
Ha così deciso di fondare dotP2P, un movimento che mira a creare un sistema di DNS alternativo basato sull'idea del P2P, ovvero dove tutti i partecipanti al sistema mettono a disposizione una parte delle informazioni per creare il root zone file e nessuna delle persone controlla un'informazione unica. Ovvero tutti sono importanti per velocizzare e ampliare il sistema, ma nessuno è indispensabile.
La prima mossa è di creare un TLD .p2p (dotP2P appunto) il cui file DNS viaggerà su un software simile a BitTorrent. Chi lo installerà potrà navigare in uno spazio Internet totalmente anonimo e criptato fuori dalla portata di governi e spioni.
L'idea è sicuramente interessante, anche se al momento il sito è piuttosto scarno e l'account su Twitter non è ancora partito.
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