Un guanto per aiutare a parlare chi non può farlo
C'era una volta il microfono e il software che, dopo un estenuante periodo di training on the job e di correzioni, era in grado di inserire il testo in un documento sotto dettatura dell'autore.
C'era una volta lo speaker del pc e un software in grado di leggere il testo digitato con una voce abbastanza umana.
Con tutte le tecnologie text-to-speech (da testo a parlato) e speech-to-text (da parlato a testo) che ci sono disponibili, è sorprendente constatare quanti pochi di questi siano orientati ad aiutare chi ha problemi di udito o di parola.
Ma ecco che arriva un gruppo di studenti Ucraini che fa una bella pensata e che cerca di mettere una pezza a questa mancanza inventandosi un guanto in grado di tradurre il linguaggio dei segni in parole pronunciate da uno speaker.
Si chiama EnableTalk ed è equipaggiato con sensori di movimento, giroscopi, accellerometri e anche delle celle solari per allungare la vita alle batterie. E' in grado di tradurre il linguaggio dei segni, prima in testo scritto e quindi, usando un normale motore text-to-speech in testo parlato. L'intero sistema è utilizzabile anche con l'ulteriore ausilio della tecnologia bluetooth.
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