USA esalta e condanna Internet allo stesso tempo

Hillary Clinton ha partecipato alla manifestazione "Internet Freedom" in cui ha parlato del ruolo positivo che Internet sta avendo nella crescita delle nuove democrazie e, in particolare, nei recenti casi in Medio Oriente.

"Libertà e sicurezza. Trasparenza e confidenzialità. Libertà d'espressione e tolleranza. Ci sono momenti in cui questi principi creeranno tensioni, ma noi non dobbiamo scegliere tra queste apparenti alternative. Insieme sono la base di un Internet libero e aperto," ha detto Hillary.

Ha poi aggiunto che gli Stati Uniti sono a favore di un Internet libero e ha esortato i governi degli altri paesi a fare lo stesso. "I leader di tutto il mondo devono prendere una decisione. Possono permettere che Internet cresca nei loro paesi e rischiare che le libertà che crea portino a una richiesta per maggiori diritti politici. Oppure possono limitare Internet e perdere tutti i benefici economico-sociali che derivano da società interconnessa."

È ironico notare che allo stesso tempo in cui Hillary Clinton parlava degli effetti positivi che Internet sta avendo sui popoli tunisini e egiziani, in Virginia, la Corte Costituzionale stava discutendo su come ottenere maggiori dettagli su alcuni account di Twitter legati a WikiLeaks.

Il fatto è che al governo USA non è proprio piaciuto che WikiLeaks abbia reso pubblici i panni sporchi e adesso sta facendo di tutto per evitare e limitare quelle libertà tanto decantate da Hillary.

Aden Fine un rappresentate dei dell'Unione per le Libertà Civili Americane ha detto, "È molto allarmante che il governo stia cercando di ottenere informazioni su delle comunicazioni private tra alcuni individui. Ma è ancor più allarmante che lo stia facendo in segreto."

Ironia o ipocrisia?