Wind: Adusbef, chiuda Ring Me Sms, danneggia gli utenti
"Wind deve far cessare il servizio Ring me sms" in quanto crea "danni agli utenti, costringendo i clienti di altri operatori ad ascoltare un messaggio a pagamento se l'utente Wind non è al momento raggiungibile". Lo afferma l'Adusbef, precisando di aver inoltrato una diffida formale a Wind e di aver chiesto al ministro delle comunicazioni Maurizio Gasparri, all' Antitrust e all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, un provvedimento urgente che inibisca un comportamento pregiudizievole per gli utenti.
"E' noto che la chiamata diretta ad utente che per le più diverse ragioni (non raggiungibilità, terminale spento, scarsa copertura di rete, ecc.) non risponde, non sia addebitata all'utente chiamante in quanto per sua natura il servizio di telecomunicazioni è legato al collegamento tra terminali il cui difetto fa venir meno l'essenza stessa della natura contrattuale - spiega il presidente dell'Adusbef, Elio Lannutti -. Da qualche tempo però abbiamo notato, a seguito di segnalazioni e reclami di propri associati e non, che Wind ha attivato a tutti i propri utenti di telefonia mobile un servizio denominato Ring me sms".
Tale servizio - continua Lannutti - prevede che un cliente di operatore mobile diverso da Wind che chiami un cliente Wind non raggiungibile, anziché "ricevere il normale messaggio gratuito che avvisa che l'utente chiamato non è disponibile, ascolti un messaggio a pagamento che fornisce informazioni sul nuovo servizio di Wind Ring Me sms".
"Il malcapitato utente che chiama non è mai avvisato che il servizio è a pagamento, ma anzi è allettato dalla voce guida che propone un invio gratuito di un sms di avviso che segnala il ritorno del telefono del chiamato in copertura, quindi disponibile a ricevere - aggiunge ancora Lannutti -.
Il chiamante non ha la possibilità di evitare l'addebito della chiamata, in quanto anche se rifiuta l'invio del sms di avviso, la tassazione della chiamata è già stata fatta partire in maniera subdola dagli apparati Wind. Il consumatore chiamante, non aspettandosi alcun addebito, non ha alcun motivo di controllare la spesa addebitata e si vede pertanto decurtato il credito disponibile o addebitato sulla bolletta un costo non previsto".
Il servizio 'Ring me sms' viene "attivato abusivamente senza alcun consenso neanche implicito da parte del consumatore pagante, al quale non viene data neanche la possibilità di disattivare il servizio - sottolinea Lannutti - Abbiamo sempre saputo di compagnie telefoniche che hanno fatto pagare l'addebito alla risposta che pur abbiamo contestato, ma francamente prevedere un addebito per telefonate senza risposta, oltre ad essere illegittimo, rischia di creare un pericoloso precedente per scatenare la fervida fantasia dei gestori: il prossimo passo nel raschiare il fondo del barile dei portafogli dei consumatori rischia di essere l'addebito degli squilli a vuoto". (ANSA).
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