Privacy e display LCD
"Sempre più si utilizzano display touch-screen per fornire servizi e informazioni e la diffusione di telefonini, PDA e notebook fa sì che le persone passano sempre più tempo davanti a display LCD soprattutto in pubblico. Diventa necessario garantire la riservatezza nell'inserimento di dati personali su touch-screen o nella lettura di documenti su PC o nel guardare immagini digitali o video-messaggi su telefoni cellulari.
Finora si è cercato di garantire la privacy attraverso un filtro dello schermo che oscuri l'immagine nella visione laterale ma senza grandi successi perché così lo schermo risulta oscuro anche per chi lo deve utilizzare. Per questo Toshiba lancia sul mercato, a partire dalla seconda metà del 2004, una tecnologia che modifica l'angolo di visualizzazione dei display a cristalli liquidi. In pratica, un piccolo circuito all'interno del display controlla l'allineamento dei pixel sullo schermo LCD; quando il circuito è attivato, chi guarda il display lateralmente vede una configurazione differente e non l'immagine nitida che vede l'utente. Inoltre si possono sviluppare filtri che mostrano diversi "pattern" con diversi allineamenti di pixel. Si può anche configurare il pattern in modo da mostrare immagini, loghi, caratteri, che possono essere visualizzati, per esempio negli sportelli Bancomat, per visualizzare informazioni pubblicitarie quando i dispositivi non sono in funzione." Fonte: ZeusNews
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