A 25 anni denuncio Facebook nel nome della privacy di tutti
Si chiama Max Schrems, e raduna veloce consensi. Ha portato il social network in tribunale: "Viola le leggi Ue" Così uno studente austriaco rischia di inguaiare Zuckerberg.
Ha appena 25 anni, lo studente viennese di Legge che sfida Facebook. In nome del diritto alla privacy garantito dalle legislazioni europee contro l'abuso dei dati personali. "Anche queste battaglie decideranno come sarà il mondo di domani", dice. Si chiama Max Schrems, e raduna veloce consensi.
Europe vs.Facebook è la sua piccola rivoluzione online. Ha raccolto un dossier di oltre 1200 pagine, e ventimila adesioni. Ha lanciato un fund raising per mettere insieme 100mila euro almeno per affrontare sicuri i costi di una causa contro Facebook in Irlanda, base legale dell'azienda di Mark Zuckerberg in Europa. "È stata un'avventura esaltante e carica di tensioni positive fin dall'inizio", mi racconta al telefono.
Signor Schrems, come le è venuta in mente?
"Mi sono cominciato a chiedere se le leggi che pressoché tutti condividiamo in Europa a difesa della sfera privata possano imporsi ed essere difese o no anche per limitare il comportamento di grandi gruppi americani nel mondo virtuale. Quei gruppi hanno un'idea di privacy diversa dalla nostra"...
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