Stop ai software "cattivi" nasce osservatorio internazionale
Stop ai software "cattivi", nasce un osservatorio internazionale Aumentano i rischi per la privacy degli utenti, ma al contempo aumenta anche la sensibilità intorno a questi temi. Con un interessante progetto attivato da alcuni ricercatori di prestigiose universit...
Cam di strada dirottate nelle case
Cam di strada dirottate nelle case Un processo appena concluso nel Regno Unito pone all'attenzione di tutti una questione di sicuro imbarazzo per il Governo: una cam di sicurezza pubblica spiava una donna. Londra - Può una telecamera di sorveglianza trasformarsi in uno...
La privacy? E’ in vendita a 160 dollari
La privacy? E' in vendita a 160 dollari Sherlock Holmes fai da te, ora è possibile. Basta pagare 160 dollari e attendere un tempo determinato, al massimo un paio di giorni, per avere a disposizione l'elenco dell'ultimo mese di chiamate e oltre. Il servizio è già disponibil...
Persi i dati di 90,000 clienti
Persi i dati di 90,000 clienti, la People's Bank corre ai ripari Succede per l'ennesima volta negli Stati Uniti dove la People's Bank ha dichiarato di aver perso un nastro di backup contenente i dati di 90,000 clienti durante il trasporto affidato alla UPS verso la T...
Privacy: esami di tossicodipendenza sul posto di lavoro
Privacy: esami di tossicodipendenza sul posto di lavoro L'Autorità Garante contraria ad accertamenti generalizzati sui lavoratori. ROMA. "Gli esami per accertare l'assenza di tossicodipendenza in particolari categorie di lavoratori devono essere compiuti nel ri...
Dati sensibili e giudiziari: l'università all'avanguardia
Dati sensibili e giudiziari: l'università all'avanguardia in materia di trattamento dei dati Approvato lo schema-tipo di Regolamento sul trattamento dei dati sensibili e giudiziari formulato con il contributo della CRUI. ROMA. Per la prima volta in Italia l'U...
Cassazione pubblica nome di bambino violentato. Scandalo!
Pedopornografia e Privacy, Cassazione on line pubblica nome e cognome di bambino violentato. E' scandalo. La Corte Suprema di Cassazione pubblica on line nome e cognome di minore abusato oltre al suo particolare stato fisico. BARI - Sul sito ufficiale della Corte Supre...
Privacy. Lycos obbligato a rivelare nome di un suo cliente
Privacy. Lycos obbligato a rivelare il nome di un suo cliente La Corte Suprema tedesca ha obbligato il provider Lycos a rivelare l'identità di un suo abbonato che avrebbe diffamato un venditore di francobolli su Internet. MUNICH (GERMANY). La Corte Suprema tedesca ha obblig...
P2P: Autorità francese becca le Major
P2P: Autorità francese becca le Major Secondo la Commission Nationale de l'Informatique et de la Liberté (Cnil), l'autorità francese di garanzie e libertà connesse alle nuove tecnologie, la riservatezza dei dati personali viene prima di tutto. Quindi le case discografiche e...
Presentazione regolamenti uso dati sensibili e giudiziari
Conferenza stampa di presentazione dei regolamenti sull'uso dei dati sensibili e giudiziari ROMA. I Comuni e le Province italiane si mettono in regola con le norme sulla protezione dei dati personali. Sono pronti gli schemi di regolamento che gli enti locali dovranno adottare,...
Chi ha paura della privacy...non ha paura di Google
Chi ha paura della privacy...non ha paura di Google Si sente sempre parlare di privacy. Tutti sono preoccupati della privacy nella propria casella di posta (anche se gli spammer non sanno nemmeno chi siamo) o delle immagini registrate dalle telecamere del centro (nel 50% dei c...
Boom di furti d'identità: nuovo business per società di dati
Boom di furti d'identità: nuovo business per le società di dati Le intrusioni non autorizzate alle informazioni riservate personali on line è il propulsore di un nuovo modo di fare affari, per esempio con l'offerta di servizi per il monitoraggio dei crediti. Qualcuno, però, so...
La pubblicità che «riconosce» il telefonino
La pubblicità che "riconosce" il telefonino Un tabellone pubblicitario all'aeroporto di Heatrow capta la presenza di cellulari bluethoot entro 20 metri e spedisce uno spot. LONDRA - Chissà se è davvero una buona idea quella del gruppo pubblicitario inglese Maiden di offrire...
Aruba replica alle accuse di violazione della privacy
Aruba replica alle accuse di violazione della privacy. Accusata di non aver avvertito l'utenza dei controlli giudiziari in corso su alcuni server e mail, l'azienda replica citando cause di forza maggiore. Tutto ok, se si eccettua la sensazione di in grande fratello in continua...
Google Maps e i problemi di privacy
Il famoso servizio rilasciato da Google, prima per USA e ora anche per ITA, ha già alzato un enorme polverone. Diversi utenti si sono divertiti a fare delle ricerche con Google Maps, scovando delle immagini che peroccupano la privacy delle basi militari. La notizia sta girando...
Email monitorate nelle grandi aziende
Cresce la voglia da parte delle società di controllare i propri dipendenti. Uno studio rivela l'inquietante atteggiamento da parte del board aziendale nei confronti della posta elettronica del personale. MILANO - Il 63% delle aziende con più di mille impiegati si intromet...
Privacy: codice Internet entro l'anno
Il nuovo presidente dell'Authority per la privacy, Francesco Pizzetti, ha assicurato che il Codice deontologico Internet sarà messo a punto entro l'anno. Il Garante, in carica dal 18 aprile scorso, è intervenuto in Commissione affari costituzionali del Senato, nell'ambito dell...
Microchip: privacy a rischio
Rodotà: l'allarme sui sitemi sottopelle I fantascientifici microchip sottopelle sono ormai una realtà che ha bisogno di regole e limiti. A lanciare l'allarme è Stefano Rodotà. Preoccupato per la tutela della privacy, l'esperto a lungo a capo dell'Autorità garante per la protez...
Australia, stop alle aziende spione
Vietato dare sbirciatine alla posta elettronica degli impiegati: multe salatissime per i boss impiccioni. Lo stabilisce una proposta di legge che si fa largo nel Nuovo Galles del Sud. Sidney (Australia) - Il governo del New South Wales, popolosa regione dell'Australia abitata...
La RIAA perde una battaglia in nome della privacy
La RIAA perde una battaglia, ma la guerra continua. In nome del diritto alla privacy, infatti, due università statunitensi hanno protetto due propri studenti dall'offensiva legale dell'associazione. La sentenza rischia di creare un precedente. Un importante segnale di stop gi...
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