Anche Wind cederà gli indirizzi Ip alla Peppermint!!
Anche Wind cederà gli indirizzi Ip alla Peppermint!!
Dopo la Telecom è la volta di Wind: pare che anche quest'ultimo operatore telefonico si sia accordato con la casa discografica Peppermint cedendo le liste con gli indirizzi Ip e relativi intestatari, i quali avrebbero condiviso file protetti da Copyright.
Nonostante la Adiconsum avesse cercato di sottolineare la mancata tutela della privacy inerente agli IP intercettati, il Tribunale ha considerato che il dato intercettato non è da considerarsi tutelato dalla privacy.
Proprio mentre si costituiva in giudizio per tutelare i cittadini coinvolti nella già contestatissima vicenda Telecom, veniva a conoscenza dell'accordo tra Wind e Peppermint.
La stessa associazione di tutela dei consumatori afferma:
“Riteniamo di essere dinanzi ad una ulteriore e gravissima violazione del diritto alla privacy dei consumatori italiani dovuta a quest'ultimo incomprensibile accordo. Adiconsum intende comunque costituirsi in giudizio al fine di insistere nel sollevare la questione di illegittimità costituzionale dell'art. 156 bis della legge sul diritto d'autore e ha sollecitato ancora una volta il Garante della privacy a fare altrettanto a difesa dei diritti dei consumatori.”
Si inizierà quindi a parlare del nuovo caso Wind e magari verranno interessati anche altri operatori telefonici: rumors accennano che vi è un altro caso di possibile richiesta dati da parte di una società polacca che sviluppa videogame, la Techland.
L'articolo della Adiconsum.
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Un commento a "Anche Wind cederà gli indirizzi Ip alla Peppermint!!":
Facciamo un bel passaparola via internet ...
Eliminiamo telecom e wind come provider
Non è possibile dover subire passivamente alle truffe
della peppermit e di quel mafioso altoatesino che la rappresenta ...
Siamo schiavizzati da multinazionali che con il beneplacito di un magistrato in
vena di buizzarie
ci vogliono ridurre come servi della gleba. lanciamo su internet le idee per
contrastare questo strapotere , dato che le associazioni dei consumatori vengono
considerate come il due di picche. Prima di sottoscrivere un abbonamento
pretendiamo che i nostri nominativi non possano essere divulgati nemmeno se lo
chiede un magistrato o il papa in persona...
Muoviamoci prima che sia troppo tardi se gia non lo è